Roma Milano: Traffico di droga, spaccio di sostanze stupefacenti - avvocato penalista
I crimini per traffico di droga sono i crimini più comuni che vengono commessi in Italia e anche in altri paesi del mondo.
Studio legale penale - Quali sono le circostanze per un’accusa di traffic di droghe?
Durante un indagine per traffico di droga è possibile che l’individuo indagato alla fine subisca un processo penale. Che si tratti di un’accusa per traffico di sostanze leggere o pesanti, ci sono sempre delle circostanze attenuanti che possono alleggerire la situazione oppure circostanze aggravanti che la possono complicare ancora di più.
L’avvocato della difesa si occupa delle prove che confermano tali situazioni attenuanti e che possono aiutare il soggetto indagato.
Anche la qualità della droga ritrovata può comportare una circostanza attenuante. Se tale qualità è bassa , anche il giudice può prendere in considerazione un alleggerimento della pena. Circostanze che possono aggravare la posizione dell’individuo invece sono ad esempio se insieme alla droga sono state trovate delle considerevoli somme di denaro o anche delle bustine.
Qualli sono le pene per traffico di droga? Roma Milano
In caso di un indagine per traffico di droga o di un processo, il giudice valuta tutte le situazione in cui l’indagine si e trovato nel momento di fermo, o dello stato di fermo. Che si tratti di trafico per sostanze stupefacenti leggere o pesanti, comunque il soggeto va incontro a delle conseguenze penali.
In caso di coltivazione , produzione o compravendita di sostanze stupefacenti la pena può andare da sei a vent’anni e multe molto salate fino ai duecentosessantamila euro. Le prove che convalidano queste accuse vanno sostenute dall’avvocato dell’accusa. Se poi durante il processo vengono fuori delle circostanze aggravanti, la pena inflitta al soggetto può aumentare di due terzi. Viene invece prevista la detenzione dai sei mesi fino ai quattro anni se l’ipotesi di reato viene considerato di lieve entità.
Il narcotraffico internazionale, detto anche traffico di droga, è un reato molto pesante, in quanto rappresenta il commercio illegale di sostanze stupefacenti a livello internazionale. Tutto ciò è molto pericoloso, anche perché si tratta di un’attività considerata una delle più importanti fonti di entrate per finanziare le organizzazioni criminali ed è anche uno dei più grandi affari a livello globale.
In caso di arresto per traffico internazionale di droga, la prima cosa da fare è rivolgersi ad uno studio legale penale di comprovata professionalità ed esperienza in questo campo così difficile da trattare, in modo da prendere i primi provvedimenti necessari a stabilire un’adeguata linea difensiva per chi ne è implicato
Spesso, nell’ambito del processo, vi sono grandi difficoltà nel definire le condotte da punire ed anche nel trovare la sottile linea tra l’aver commesso fatti illeciti e il far parte di associazioni volte al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Sta allo studio legale penale stabilire l’entità della colpa del proprio assistito o il suo eventuale legame con associazioni, anche in concorso esterno, dimostrando la colpevolezza o l’innocenza del proprio cliente e preparando una strategia difensiva utile a farlo assolvere o, almeno, a garantirgli una pena minima.
In caso di detenzione e non di cessione di quantitativi, la condotta è penalmente rilevante se emerge la finalità di spaccio. Nelle ipotesi di mera detenzione senza altri indici di spaccio, la quantità è stata considerata indizio significativo solo quando sia notevolmente più elevata della Q.M.D. (quantità massima detenibile) e sia accompagnata da indici ulteriori, dai quali emerga la finalità di spaccio.
Ai sensi dell'articolo 103, secondo comma, DPR. 309/1990, gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, nel corso di operazioni di polizia per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, possono procedere in ogni luogo al controllo e all'ispezione dei mezzi di trasporto, dei bagagli e degli effetti personali, anche senza mandato dell'autorità giudiziaria, quando hanno fondato motivo di ritenere che possano essere rinvenute dette sostanze.
Si pongono, in sostanza, due ordini di questioni, peraltro strettamente connesse.
Da una parte quella di stabilire i requisiti strutturali minimi che l'ipotizzata organizzazione deve possedere al fine di concretizzare la fattispecie dell'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Dall'altra, quella di stabilire, sia sotto il profilo soggettivo, sia sul piano materiale, quando possa dirsi integrata, e soprattutto provata oltre ogni ragionevole dubbio, la condotta di partecipazione all'associazione.
Nella ratio delle Legislazioni anti-mafia occidentali, la criminalità organizzata reca, per sua natura intrinseca, a conseguenze talmente anti-sociali ed anti-democratiche da costringere alla previsione a-tipica eppur necessaria di quelli che l’ Art. 260 bis schwStGB definisce “atti preparatori punibili”. Ciononostante, non sono mancati Giuristi i quali affermano che un’ ipertrofica repressione nei confronti delle Mafie può recare, nel lungo periodo, ad una violazione del Garantismo processual-penalistico e dei Principi di necessità e di proporzionalità sanciti nella CEDU ed in svariati Testi Normativi interni nonché internazionalistici.
Provvidenzialmente, nell’ Unione Europea, esiste un’ armonizzazione reciproca tra le singole Procedure Penali nazionali. Pertanto, risulta meno complesso far collaborare le Autorità Giudiziarie nel pieno rispetto dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi sia dei rei sia delle Parti Lese.