Studio legale penale a Roma, Milano - Omicidio colposo, doloso, preterintenzionale, avvocato penalista esperto in diritto penale
L'omicidio colposo è commesso non volontariamente ma per un fatto compiuto senza intenzionalità così come accade ad esempio nel caso di un incidente stradale un cui taluno abbia perso la vita. I nostri legali si sono specializzati in estradizione e Mandato di arresto europeo e reati gravi come lesioni personali criminalità organizzata, Riciclaggio di denaro, crimini dei colletti bianchi, reati sessuali, Traffico di droga, Terrorismo, traffico di esseri umani.
La colpa (vedi differenza tra dolo, colpa e preterintenzione) consiste nella negligenza, imprudenza o imperizia dell’agente, ovvero nella sua inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
Il tentato omicidio, infine, si verifica quando un soggetto compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di una persona ed è disciplinato dal combinato disposto dall’art. 56 c.p. e l’art. 575 c.p.
Infatti, il tentativo (art. 56 c.p.), si configura quando un soggetto compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, ma lo stesso non viene compiuto in quanto l’evento voluto dal soggetto non si è verificato, ovvero perché l’azione non è giunta a compimento.
L‘omicidio colposo è quello che deriva dalla violazione di regole cautelari imposte dalla legge. In pratica, chi lo commette non vuole uccidere una persona, ma la morte di quest’ultima deriva da qualcosa che il colpevole non ha fatto (e doveva fare) o ha eseguito male (e doveva eseguire a regola d’arte). Tipici esempi di omicidio colposo sono quelli derivanti dagli incidenti stradali, dalle operazioni chirurgiche (e dai trattamenti medici in generale), dalla inosservanza delle norme per sicurezza sul lavoro.
L’omicidio colposo è un reato, previsto dall’art. 589 del codice penale. Ricorre quando qualcuno, per colpa, determina l’evento-morte di una persona: manca la volontà di determinare un qualsiasi evento costituente reato, ma l’evento si verifica ugualmente per colpa, cioè per negligenza, imprudenza, imperizia o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline (art. 43 c.p.).
All’accertamento causale si aggiunge quello sul “nesso colposo“: l’evento dev’essere la concretizzazione della regola cautelare violata. Appartiene alla categoria dei reati comuni di evento a forma libera. Si tratta di un reato per cui non è configurabile il tentativo. Eventualmente è configurabile il reato di Lesione personale. Rientra nell’omicidio colposo anche la colpa cosciente quando chi commette l’azione prevede la possibilità di un evento, ma che resta, tuttavia, non voluto. Una sottile distinzione separa questa ipotesi dal dolo eventuale: il soggetto che compie l’azione, pur non volendolo, accetta il verificarsi dell’evento lesivo.
Omicidio colposo: cosa dice la legge? - avvocato penalista Roma Milano
Il codice penale prevede tre principali tipi di omicidio (omicidio doloso, colposo e preterintenzionale). L’omicidio doloso è quello commesso, appunto, con dolo, ossia con l’intenzione specifica di cagionare la morte di una persona . L’omicidio preterintenzionale è quello che va oltre l’intenzione: in pratica, il colpevole picchia e percuote la vittima senza volere la sua morte: il soggetto però decede a causa delle ferite inferte (per approfondire, Cos’è l’omicidio preterintenzionale).
L’omicidio colposo, invece, è quello commesso contro l’intenzione del colpevole. Egli non vuole uccidere una persona, ma compie degli atti o, come più spesso avviene, omette di fare qualcosa di doveroso, causando colpevolmente la morte del soggetto. La legge ci impone una serie di obblighi di comportamento, che nel gergo giuridico vengono chiamate «regole cautelari».
Queste regole possono essere scritte e specifiche (ad esempio non sorpassare se sulla strada c’è la striscia continua, predisporre misure di sicurezza sul luogo di lavoro) oppure generiche (dovere di massima diligenza nell’eseguire un intervento chirurgico). In tutti questi casi, se dall’inosservanza del dovere cautelare deriva la morte di una persona, ci sarà omicidio colposo.
La pena per l’omicidio colposo? - studio legale penale
Nel 2016 è stato introdotto il nuovo reato di omicidio stradale: «chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni».L’omicidio colposo è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, la pena è la reclusione da due a sette anni.
La pena è più severa (da otto a dodici anni di reclusione) per chi cagiona per colpa la morte di una persona ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti.
L'elemento soggettivo del reato, in tema di omicidio colposo, richiede che l'evento sia solo prevedibile oppure anche evitabile?
In tema di omicidio colposo, l'elemento soggettivo del reato richiede non soltanto che l'evento dannoso sia prevedibile, ma altresì che lo stesso sia evitabile dall'agente con l'adozione delle regole cautelari idonee a tal fine, cosiddetto comportamento alternativo lecito, non potendo essere soggettivamente ascritto per colpa un evento che, con valutazione "ex ante", non avrebbe potuto comunque essere evitato.
La giurisdizione?
In tema di responsabilità del sanitario per condotte omissive in fase diagnostica, ai fini dell'accertamento della sussistenza del nesso di causalità, occorre far ricorso ad un giudizio controfattuale meramente ipotetico, al fine di accertare, dando per verificato il comportamento invece omesso, se quest'ultimo avrebbe, con un alto grado di probabilità logica, impedito o significativamente ritardato il verificarsi dell'evento o comunque ridotto l'intensità lesiva dello stesso.